IL CULTO

 

 

L'ICONOGRAFIA DEL SS. SALVATORE

 

L'iconografia del Salvatore è quella del Gesù della Trasfigurazione, che nella rappresentazione popolare ha assunto le sembianze di Gesù giovinetto. Avendo papa Callisto III istituito nel 1467 la festa della Trasfigurazione, da celebrarsi il 6 agosto di ogni anno "in ringraziamento per la vittoria riportata a Belgrado, il 6 agosto del 1456 dall’esercito cristiano contro i Turchi di Maometto II", i montellesi trasferirono nella piccola chiesa la statua del Salvatore che darà  il suo nome alla cappella medesima e al monte. Un trasferimento provvidenziale se, due secoli dopo, nel 1780, una iscrizione latina ammoniva: "è sacro, o viandante, questo luogo in cui Dio si è compiaciuto di abitare e di mostrare dappertutto la sua gloria con prodigi senza numero. Vieni, dunque, e adora".

    

 

 

ORIGINI E TRADIZIONI DEI FESTEGGIAMENTI

Nel mese di maggio del 1780 il popolo volle ancora una volta che la miracolosa effige del Salvatore venisse portata in processione per le strade di Montella. Il 17 maggio si scese la statua e il 21, giorno della SS. Trinità, con la partecipazione del Vescovo, fu portata in processione per tutto l’abitato di Montella. E’ da allora, da quel mese di maggio del 1780, che ogni anno, nel giorno in cui ricorre la festività della SS. Trinità, si celebra anche la festa del SS. Salvatore nella Chiesa Madre di Montella. Nel 1879 fu festeggiato il centenario del miracolo dell’acqua e nel 1892 si inaugurò il monumento del Salvatore eretto in Piazza Bartoli, accanto al campanile. Per questa occasione la festa si protrasse per tre giorni e da allora è divenuta consuetudine festeggiare il Salvatore in paese per tre giorni.

      

 

 

 

LA STATUA LIGNEA POLICROMA

"Chi si ferma a contemplare per un breve periodo di tempo l'immagine del SS.mo Salvatore, rimane colpito dal fascino che esercita sul fedele quello sguardo. In qualsiasi direzione e sotto qualsiasi riflesso di luce, quel volto ispira fiducia, diffonde all'intorno raggi di amore ardente, che penetrano fin nel profondo del cuore umano..." - Sac. Renato De Paolis.

     

 

 

LA STATUA D'ARGENTO (che si venera nella Chiesa Madre a Montella)

 

Si trascrive un'epigrafe relativa alla statua di argento: "A Cristo Salvatore, per i prodigi compiuti a Montella e per le grazie concesse nell'anno 1779 al tempo della siccità, il popolo montellese, perché esistesse un monumento perenne di tale avvenimento, pose volentieri e meritatamente questa statua di argento, simile nella forma a quella esistente nella cappella del Monte. A. D. 1780." La Statua pesa libre 42 e once 2 e venne fusa dall'orefice D. Pasquale D'Agostino. La spesa fu di ducati 798,21.

        

 

 

LA STATUA DI MARMO

Nel 1892 fu celebrata una festa eccezionale, con la discesa della Statua del Santuario, perché s'inaugurò in quell'anno il monumento marmoreo, eretto in onore del Salvatore nella piazza Bartoli, a fianco del campanile della Chiesa Madre, e la festa durò tre giorni; d'allora è consuetudine festeggiare per tre giorni il Salvatore in paese.

      

 

 

 

  

 

LA CORONA DEL SS. SALVATORE

Nell'aprile 1853 in occasione di un forte terremoto che ebbe come epicentro il Vulture, i Montellesi vollero portare a Montella per la processione la statua del Salvatore. Nel corso di questa, la corona si rovinò. Il popolo a gran voce volle che fosse fatta una corona nuova e di oro. Nel 2004 si è celebrato il 225° anniversario dei fatti miracolosi del 1779. Per tale occasione il Consiglio di Amministrazione del Santuario, guidato dal Rettore don Eugenio D’Agostino, insieme ai parroci don Franco Di Netta, don Raffaele Dell’Angelo, P. Marcus Reichenbach, a suor Caterina Garofalo e a un folto gruppo di montellesi, è stato ricevuto da Papa Giovanni Paolo II nell’udienza generale del 30 giugno 2004. Si è trattato di un evento eccezionale durante il quale il Santo Padre ha benedetto la corona restaurata che fu “realizzata con l’oro e le pietre preziose che tutte le famiglie di Montella avevano offerto nel 1854.

 

 

 

 

CANTI AL SS. SALVATORE

Il pellegrinaggio a piedi al Santuario era in passato ed è ancora oggi accompagnato dai canti popolari dedicati al Santissimo. In questa pagina ne sono raccolti alcuni.

 

INNO ufficiale AL SS. Salvatore.......................................

Canto popolare montellese...............................................

Canto popolare dell'area di Montemarano-Castelvetere....